Il DL intro­du­ce a soste­gno del­le impre­se misu­re ricon­du­ci­bi­li a cin­que linee di intervento:

  1. Acces­so al cre­di­to, soste­gno alla liqui­di­tà, all’esportazione, all’internazionalizzazione e agli investimenti 

Le misu­re adot­ta­te pre­ve­do­no garan­zie da par­te del­lo Sta­to per un tota­le cir­ca di 200 miliar­di di euro, con­ces­se attra­ver­so la socie­tà SACE Sime­st, del grup­po Cas­sa Depo­si­ti e Pre­sti­ti, in favo­re di ban­che che effet­tui­no finan­zia­men­ti alle impre­se sot­to qual­sia­si forma.

In par­ti­co­la­re, la garan­zia copri­rà tra il 70% e il 90% dell’importo finan­zia­to, a secon­da del­le dimen­sio­ni dell’impresa, ed è subor­di­na­ta a una serie di con­di­zio­ni, tra le qua­li l’impossibilità di distri­bu­zio­ne dei divi­den­di da par­te dell’impresa bene­fi­cia­ria per i suc­ces­si­vi dodi­ci mesi e la neces­sa­ria desti­na­zio­ne del finan­zia­men­to per soste­ne­re spe­se ad atti­vi­tà pro­dut­ti­ve loca­liz­za­te in Ita­lia. Nel­lo specifico:

  • per le impre­se con meno di 5.000 dipen­den­ti in Ita­lia e un fat­tu­ra­to infe­rio­re a 1,5 miliar­di di euro è pre­vi­sta una coper­tu­ra pari al 90% dell’importo del finan­zia­men­to richie­sto e per que­ste è pre­vi­sta una pro­ce­du­ra sem­pli­fi­ca­ta per l’accesso alla garanzia;
  • la coper­tu­ra scen­de all’80% per le impre­se con oltre 5.000 dipen­den­ti e un fat­tu­ra­to fra 1,5 e 5 miliar­di di euro e al 70% per le impre­se con fat­tu­ra­to sopra i 5 miliardi;
  • l’importo del­la garan­zia non potrà supe­ra­re il 25% del fat­tu­ra­to regi­stra­to nel 2019 o il dop­pio del costo del per­so­na­le soste­nu­to dall’azienda;
  • per le pic­co­le e medie impre­se, anche indi­vi­dua­li o par­ti­te Iva, sono riser­va­ti 30 miliar­di e l’accesso alla garan­zia rila­scia­ta da SACE sarà gra­tui­to ma subor­di­na­to alla con­di­zio­ne che le stes­se abbia­no esau­ri­to la loro capa­ci­tà di uti­liz­zo del cre­di­to rila­scia­to dal Fon­do Cen­tra­le di Garan­zia. A tal pro­po­si­to, abbia­mo nei gior­ni scor­si evi­den­zia­to al MIPAAF la neces­si­tà di una rifor­mu­la­zio­ne del­la dispo­si­zio­ne, per con­sen­ti­re l’accesso alle impre­se agri­co­le, che si avval­go­no, ai sen­si dell’art.13, di ISMEA.

Su tale linea di inter­ven­to, pur­trop­po, nono­stan­te le ras­si­cu­ra­zio­ni del Mini­ste­ro del­le Poli­ti­che Agri­co­le e Fore­sta­li rispet­to alle nostre osser­va­zio­ni tec­ni­che sul­la boz­za che ave­va­mo potu­to visio­na­re, e del­la stes­sa Mini­stra sul­la stam­pa, risul­ta per le impre­se agri­co­le dif­fi­cil­men­te appli­ca­bi­le il cri­te­rio del costo del per­so­na­le, facen­do rife­ri­men­to la nor­ma (art.1, com­ma 2, let­te­ra c, pun­to 2) ai costi risul­tan­ti dal bilan­cio. Inol­tre, il rife­ri­men­to per il ricor­so al cri­te­rio del­la per­di­ta di fat­tu­ra­to al bilan­cio o ai dati cer­ti­fi­ca­ti, impli­ca tem­pi lun­ghi di atti­va­zio­ne del­la garan­zia, doven­do pri­ma le impre­se agri­co­le pro­dur­re le dichia­ra­zio­ni IVA.

Il decre­to poten­zia ulte­rior­men­te il Fon­do di Garan­zia per le PMI, aumen­tan­do­ne sia la dota­zio­ne finan­zia­ria sia la capa­ci­tà di gene­ra­re liqui­di­tà anche per le azien­de fino a 499 dipen­den­ti e i professionisti.

Le dispo­si­zio­ni in mate­ria, con­te­nu­te all’art.13, si appli­ca­no alle garan­zie ISMEA, che rice­ve per que­sto una dota­zio­ne di 100 milio­ni di euro, chia­ra­men­te infe­rio­re alle neces­si­tà del mon­do agricolo.

Il decre­to poten­zia anche il soste­gno pub­bli­co all’esportazione, intro­du­cen­do un siste­ma di coas­si­cu­ra­zio­ne in base al qua­le gli impe­gni deri­van­ti dall’attività assi­cu­ra­ti­va di SACE sono assun­ti dal­lo Sta­to per il 90% e dal­la stes­sa socie­tà per il restan­te 10%, libe­ran­do in que­sto modo fino a ulte­rio­ri 200 miliar­di di risor­se da desti­na­re al poten­zia­men­to dell’export.

  1. Misu­re per garan­ti­re la con­ti­nui­tà del­le aziende 

Il decre­to pre­ve­de una serie di misu­re fina­liz­za­te ad assi­cu­ra­re la con­ti­nui­tà del­le impre­se nel­la fase dell’emergenza, con par­ti­co­la­re riguar­do a quel­le che pri­ma del­la cri­si era­no in equi­li­brio. Tale inter­ven­to avviene:

  • in sede di reda­zio­ne del bilan­cio in cor­so, valu­tan­do i cri­te­ri di pru­den­za e di con­ti­nui­tà alla luce del­la situa­zio­ne emer­gen­te dall’ultimo bilan­cio chiuso;
  • disat­ti­van­do le cau­se di scio­gli­men­to socie­ta­rio per ridu­zio­ne o per­di­ta del capi­ta­le sociale;
  • favo­ren­do il coin­vol­gi­men­to dei soci nell’accrescimento dei flus­si di finan­zia­men­to ver­so la socie­tà, disat­ti­van­do in que­sta fase i mec­ca­ni­smi che in via ordi­na­ria li pon­go­no in secon­do pia­no rispet­to ai creditori.

Vi sono poi misu­re che riguar­da­no la disci­pli­na del fal­li­men­to e che, nell’insieme, sono vol­te in que­sta fase a:

  • sot­trar­re le impre­se all’apertura del fal­li­men­to e alle altre pro­ce­du­re fon­da­te sul­lo sta­to di insol­ven­za, sino a quan­do dure­rà l’emergenza;
  • ste­ri­liz­za­re il perio­do dell’emergenza ai fini del cal­co­lo del­le azio­ni a tute­la dei cre­di­to­ri (quin­di quan­do il perio­do emer­gen­zia­le sarà pas­sa­to, i cre­di­to­ri potran­no se del caso pro­por­re le azio­ni revocatorie).
  1. Raf­for­za­men­to dei pote­ri spe­cia­li nei set­to­ri di rile­van­za stra­te­gi­ca e degli obbli­ghi di tra­spa­ren­za in mate­ria finanziaria 

Il decre­to raf­for­za i pote­ri spe­cia­li nei set­to­ri di rile­van­za stra­te­gi­ca, in par­ti­co­la­re anti­ci­pan­do l’ampliamento dell’ambito di inter­ven­to ogget­ti­vo del­la disci­pli­na gol­den power ai set­to­ri di rile­van­za stra­te­gi­ca del Rego­la­men­to euro­peo n. 452/2019, con­sen­ten­do di sot­to­por­re alla pre­ven­ti­va auto­riz­za­zio­ne le ope­ra­zio­ni rile­van­ti rela­ti­ve, tra l’altro, alla sicu­rez­za dell’approvvigionamento di fat­to­ri pro­dut­ti­vi cri­ti­ci, tra cui le mate­rie pri­me, non­ché la sicu­rez­za alimentare

  1. Misu­re fisca­li e contabili 

Il decre­to inter­vie­ne per il rin­vio di adem­pi­men­ti fisca­li e tri­bu­ta­ri da par­te di lavo­ra­to­ri e impre­se. In par­ti­co­la­re, si pre­ve­de la sospen­sio­ne dei ver­sa­men­ti di Iva, rite­nu­te e con­tri­bu­ti per i mesi di apri­le e mag­gio, in aggiun­ta a quel­le già pre­vi­ste con il DL 18/2020 c.d “Cura Ita­lia”. Nel dettaglio:

  • IVA, rite­nu­te e con­tri­bu­ti sospe­si per sog­get­ti con calo di fat­tu­ra­to di alme­no il 33% per ricavi/compensi sot­to i 50 milio­ni e di alme­no il 50% sopra tale soglia;
  • sono sospe­si in ogni caso i det­ti ver­sa­men­ti per i sog­get­ti che han­no ini­zia­to ad ope­ra­re dal 1° apri­le 2019;
  • per i resi­den­ti del­le 5 pro­vin­ce più col­pi­te (Ber­ga­mo, Bre­scia, Cre­mo­na, Lodi, Pia­cen­za), sospen­sio­ne ver­sa­men­to IVA se calo del fat­tu­ra­to di alme­no il 33% a pre­scin­de­re dal­la soglia di fat­tu­ra­to dei 50 milioni;
  • ripre­sa dei ver­sa­men­ti a giu­gno, con la pos­si­bi­li­tà di rateiz­za­zio­ne in 5 rate

È este­so al 16 apri­le il ter­mi­ne per i ver­sa­men­ti in sca­den­za il 20 mar­zo scor­so e la sca­den­za per l’invio del­la Cer­ti­fi­ca­zio­ne Uni­ca è sta­ta pro­ro­ga­ta dal 31 mar­zo al 30 aprile. 

Inol­tre, il cre­di­to d’imposta al 50% per le spe­se di sani­fi­ca­zio­ne degli ambien­ti di lavo­ro vie­ne allar­ga­to anche all’acquisto dei dispo­si­ti­vi di pro­te­zio­ne indi­vi­dua­le, masche­ri­ne e occhiali. 

Vie­ne con­sen­ti­to all’Inps di rila­scia­re un Pin sem­pli­fi­ca­to, tra­mi­te iden­ti­fi­ca­zio­ne tele­ma­ti­ca del richie­den­te e posti­ci­pan­do al ter­mi­ne dell’emergenza la veri­fi­ca con rico­no­sci­men­to diretto.

  1. Ulte­rio­ri disposizioni 

Segna­lo inol­tre, tra le ulte­rio­ri misu­re pre­vi­ste: lo spo­sta­men­to, dal 15 apri­le all’11 mag­gio, del ter­mi­ne con­cer­nen­te il rin­vio d’ufficio del­le udien­ze dei pro­ce­di­men­ti civi­li e pena­li pen­den­ti pres­so tut­ti gli uffi­ci giu­di­zia­ri, non­ché la sospen­sio­ne del decor­so dei ter­mi­ni per il com­pi­men­to di qual­sia­si atto dei pro­ce­di­men­ti civi­li e pena­li (inda­gi­ni pre­li­mi­na­ri, ado­zio­ne di prov­ve­di­men­ti giu­di­zia­ri e depo­si­to del­la loro moti­va­zio­ne, pro­po­si­zio­ne degli atti intro­dut­ti­vi del giu­di­zio e dei pro­ce­di­men­ti ese­cu­ti­vi, impu­gna­zio­ni e, in gene­re, tut­ti i ter­mi­ni pro­ce­du­ra­li). Si inten­do­no altre­sì sospe­si, per la stes­sa dura­ta, i ter­mi­ni per la noti­fi­ca del ricor­so in pri­mo gra­do innan­zi alle Com­mis­sio­ni tributarie.

Per mag­gio­ri infor­ma­zio­ni riman­go­no a dispo­si­zio­ne i nostri uffici.