Con il mes­sag­gio n. 1374 del 25 mar­zo 2020, l’Inps for­ni­sce istru­zio­ni ope­ra­ti­ve in meri­to alla sospen­sio­ne del­le ratea­zio­ni dei debi­ti con­tri­bu­ti­vi in fase ammi­ni­stra­ti­va ed alla gestio­ne del­la veri­fi­ca del­la rego­la­ri­tà con­tri­bu­ti­va (Durc), a segui­to dell’entrata in vigo­re del decre­to leg­ge n. 18/2020 recan­te misu­re eco­no­mi­che a soste­gno dei lavo­ra­to­ri e del­le impre­se nell’emergenza da COVID-19.

Con riguar­do alla gestio­ne del­le rateiz­za­zio­ni dei con­tri­bu­ti, l’Inps rin­via a quan­to già chia­ri­to sul pun­to con la cir­co­la­re n. 37 del 12 mar­zo scor­so, in meri­to alle sospen­sio­ni dispo­ste dal D.L. n. 9 del 2 mar­zo 2020, nel­la qua­le ave­va spe­ci­fi­ca­to che, per quel che riguar­da le ratea­zio­ni già con­ces­se o in cor­so di defi­ni­zio­ne, la sospen­sio­ne si sareb­be dovu­ta appli­ca­re anche alle rate pre­vi­ste nei pia­ni di ammortamento.

Con il mes­sag­gio in ogget­to, l’Inps chia­ri­sce che le indi­ca­zio­ni sul­la sospen­sio­ne del­le ratea­zio­ni con­te­nu­te nel­la cita­ta cir­co­la­re n. 37/2020 val­go­no anche con rife­ri­men­to alle nuo­ve sospen­sio­ni di ter­mi­ni dispo­ste dal d.l. n.18/2020 (c.d. decre­to “Cura Italia”).

L’Istituto di pre­vi­den­za pre­ci­sa infat­ti che, come pre­vi­sto dal para­gra­fo n. 4.1 del­la cir­co­la­re n. 37/2020, “entro la data di ripre­sa degli adem­pi­men­ti e dei ver­sa­men­ti dovran­no esse­re ver­sa­te in uni­ca solu­zio­ne le rate sospe­se dei pia­ni di ammor­ta­men­to già emes­si la cui sca­den­za rica­da nel perio­do tem­po­ra­le inte­res­sa­to dal­la sospen­sio­ne”.

Sem­pre con lo stes­so mes­sag­gio n. 1374/2020, l’Inps for­ni­sce istru­zio­ni ope­ra­ti­ve anche in meri­to alla gestio­ne del­la veri­fi­ca del­la rego­la­ri­tà con­tri­bu­ti­va, pre­ci­san­do che tra i “cer­ti­fi­ca­ti, atte­sta­ti, per­mes­si, con­ces­sio­ni, auto­riz­za­zio­ni e atti abi­li­ta­ti­vi comun­que deno­mi­na­ti in sca­den­za tra il 31 gen­na­io e il 15 apri­le 2020” che, secon­do quan­to dispo­sto dall’articolo 103, 2° com­ma, d.l. n. 18/2020 “con­ser­va­no la loro vali­di­tà fino al 15 giu­gno 2020”, deve esse­re inclu­so anche il Docu­men­to Uni­co di Rego­la­ri­tà Con­tri­bu­ti­va (DURC).

Per­tan­to — spe­ci­fi­ca l’Inps  — i docu­men­ti atte­stan­ti la rego­la­ri­tà con­tri­bu­ti­va deno­mi­na­ti “Durc On Line” che ripor­ta­no nel cam­po una data com­pre­sa tra il 31 gen­na­io 2020 e il 15 apri­le 2020 con­ser­va­no la loro vali­di­tà fino al 15 giu­gno 2020.

D’intesa con l’Inail, ven­go­no infi­ne for­ni­te anche una serie di indi­ca­zio­ni ope­ra­ti­ve ine­ren­ti la gestio­ne del­le even­tua­li irre­go­la­ri­tà (che neces­si­ta­no o meno di istrut­to­ria) rile­va­te in cor­so di inter­ro­ga­zio­ne dei siste­mi, con la fina­li­tà di favo­ri­re comun­que il rila­scio del Durc, alme­no fino al ter­mi­ne del perio­do di sospensione.

Per mag­gio­ri infor­ma­zio­ni riman­go­no a dispo­si­zio­ne i nostri uffici.