Per vostra informazione

Il diret­to­re

Danie­le Lombardi

Buo­na­se­ra,

la pre­sen­te per aggior­na­re in meri­to alle ini­zia­ti­ve che Con­fa­gri­col­tu­ra sta pro­muo­ven­do pres­so le isti­tu­zio­ni loca­li, nazio­na­li ed euro­pee per chie­de­re la mes­sa in atto di misu­re spe­ci­fi­che in favo­re del­le azien­de flo­ro­vi­vai­sti­che e agri­co­le gra­ve­men­te col­pi­te dal­le con­se­guen­ze del­la dif­fu­sio­ne di COVID-19.

La filie­ra flo­ro­vi­vai­sti­ca è fra le più espo­ste a que­sti momen­ti dif­fi­ci­li: i suoi pro­dot­ti rischia­no di esse­re per loro natu­ra ancor meno con­si­de­ra­ti, spe­cial­men­te in que­sto con­te­sto in cui, ine­vi­ta­bil­men­te, le prio­ri­tà ven­go­no rivi­si­ta­te in manie­ra mol­to for­te e decisa.

For­se è vero che i fio­ri e le pian­te in que­sto momen­to non sono beni di pri­ma neces­si­tà, ma in real­tà lo sono per pro­dut­to­ri, che han­no già inve­sti­to nei mesi scor­si per pro­dur­re e met­te­re a dispo­si­zio­ne del mer­ca­to nei mesi più impor­tan­ti del­la sta­gio­na­li­tà che li carat­te­riz­za, un pro­dot­to di pri­ma qualità.

L’eventuale pro­trar­si dell’attuale situa­zio­ne emer­gen­zia­le met­te­reb­be a rischio la tota­li­tà del­la pro­du­zio­ne ita­lia­na. Clien­ti este­ri stan­no pen­san­do di bloc­ca­re le pro­du­zio­ni che arri­va­no dall’Italia: accan­to alla tan­ta disin­for­ma­zio­ne, que­sto caos crea feno­me­ni di oppor­tu­ni­smo e di con­cor­ren­za sleale.

Con­fa­gri­col­tu­ra sta inten­si­fi­can­do la sua azio­ne sin­da­ca­le per la tute­la del com­par­to flo­ro­vi­vai­sti­co e agri­co­lo con­si­de­ra­ti i dram­ma­ti­ci risvol­ti nega­ti­vi sul­la pro­du­zio­ne e sui red­di­ti del com­par­to con­se­guen­ti alla emer­gen­za sanitaria.

Con­fa­gri­col­tu­ra ha pro­mos­so una nuo­va ini­zia­ti­va pres­so il Mini­stro Bel­la­no­va. Nel­la let­te­ra, invia­ta a nome del coor­di­na­men­to Agrin­sie­me, dopo un inqua­dra­men­to del com­par­to ed un’indicazione del­le prin­ci­pa­li dif­fi­col­tà, si sol­le­ci­ta­no alcu­ni spe­ci­fi­ci interventi:

•             mora­to­rie mutui, finan­zia­men­ti e paga­men­ti per le aziende;

•             cas­sa inte­gra­zio­ne per i lavo­ra­to­ri dero­gan­do alle attua­li rego­le (Cas­sa inte­gra­zio­ne per dipen­den­ti al lavo­ro per­ché sia­mo nel momen­to di mas­si­ma atti­vi­tà lavo­ra­ti­va dei vivai, met­te­re i dipen­den­ti in cas­sa inte­gra­zio­ne a casa  pro­vo­che­reb­be dan­ni ingen­ti e la per­di­ta di anni di lavo­ro nei vivai;

•             rin­vio paga­men­to con­tri­bu­ti pre­vi­den­zia­li e imposte;

•             soste­gno al red­di­to per i soci pro­dut­to­ri del­le coo­pe­ra­ti­ve attra­ver­so stru­men­ti che valo­riz­zi­no le il pro­dot­to ancor­ché non ven­du­to sul mercato;

•             Sbloc­co dei paga­men­ti dei con­tri­bu­ti per le azien­de in gra­dua­to­ria di PIF e PSR che han­no già soste­nu­to gli investimenti;

•             al ter­mi­ne del perio­do di emer­gen­za, por­ta­re avan­ti un’ampia cam­pa­gna di sen­si­bi­liz­za­zio­ne del­la popo­la­zio­ne, affin­ché tut­ti ‘si rega­li­no un fio­re’ per ripar­ti­re e per ritor­na­re a spe­ra­re in un futuro.

La let­te­ra invia­ta al Mini­stro è sta­ta poi vei­co­la­ta al Copa-Coge­ca in modo da ren­de­re noto, a livel­lo UE, la com­ples­sa situa­zio­ne che sta viven­do il com­par­to flo­ro­vi­vai­sti­co nazionale.

E’ sta­to dira­ma­to un nuo­vo comu­ni­ca­to stam­pa per rin­gra­zia­re il Mini­stro per le ras­si­cu­ra­zio­ni for­ni­te e chie­der­le di met­te­re in atto le misu­re com­pen­sa­ti­ve annun­cia­te. Anche uti­liz­zan­do il per­cor­so di con­ver­sio­ne del decre­to leg­ge che alme­no allo sta­to non pre­ve­de misu­re spe­ci­fi­che per il comparto.

Da ulti­mo, in que­sti gior­ni con una let­te­ra del Pre­si­den­te di Con­fa­gri­col­tu­ra Mas­si­mi­lia­no Gian­san­ti indi­riz­za­ta al Mini­stro Bel­la­no­va è sta­to sol­le­va­to diret­ta­men­te il pro­ble­ma del­la for­te espo­si­zio­ne alla cri­si da coro­na­vi­rus del com­par­to flo­ro­vi­vai­sti­co e pro­po­nen­do di inse­rir­lo fra i set­to­ri da inden­niz­za­re per bloc­co del­le attività.

Le diver­se azio­ni mes­se in cam­po dal­la Con­fa­gri­col­tu­ra per foca­liz­za­re l’attenzione sull’estrema dif­fi­col­tà del com­par­to flo­ro­vi­vai­sti­co e sul­la neces­si­tà di imme­dia­te misu­re di soste­gno, sono sta­te rac­col­te anche da par­te del­la poli­ti­ca. Lo testi­mo­nia l’interrogazione a rispo­sta scrit­ta pre­sen­ta­ta in Sena­to sul­la tute­la del settore.

In sin­te­si nell’interrogazione si chie­de al Mini­stro Bel­la­no­va di:

•             valu­ta­re un rapi­do inter­ven­to a tute­la del­le real­tà pro­dut­ti­ve, ossa­tu­ra del­l’e­co­no­mia ita­lia­na, che rischia­no di scom­pa­ri­re, pre­di­spo­nen­do tut­ti gli stru­men­ti finan­zia­ri neces­sa­ri per garan­tir­ne la sopravvivenza;

•             con­si­de­ra­re il set­to­re flo­ro-vivai­sti­co lega­to alla pro­du­zio­ne di pian­te vive orna­men­ta­li al pari dei set­to­ri agro-ali­men­ta­ri, il futu­ro dei qua­li dipen­de­rà ad ogni modo anche da que­sto tipo di pro­du­zio­ne, met­ten­do in cam­po misu­re urgen­ti al fine di sal­va­guar­da­re la pro­du­zio­ne nazio­na­le, in quan­to pre­zio­sa risor­sa del­l’a­gri­col­tu­ra ita­lia­na, che altri­men­ti rischia di paga­re un prez­zo anco­ra più alto per gli effet­ti del Coronavirus.

Infi­ne vale la pena ricor­da­re, a segui­to dell’entrata in vigo­re del DPCM dell’11 mar­zo scor­so “restoa­ca­sa” le pri­me indi­ca­zio­ni ope­ra­ti­ve for­ni­te con la nota n. 395 del 17 mar­zo, a segui­to del­la qua­le Con­fa­gri­col­tu­ra ha poi vei­co­la­to alcu­ni que­si­ti al Gover­no per con­sen­ti­re alle azien­de di ope­ra­re in un qua­dro di cer­tez­za giuridica.

Con­fa­gri­col­tu­ra pro­se­gui­rà la cam­pa­gna di sen­si­bi­liz­za­zio­ne sul­le isti­tu­zio­ni pro­po­nen­do con rea­li­smo misu­re ido­nee che con­sen­ta­no alle impre­se di con­ti­nua­re l’attività nono­stan­te l’emergenza, di man­te­ne­re una suf­fi­cien­te liqui­di­tà, di rie­qui­li­bra­re il già pur­trop­po dura­men­te com­pro­mes­so equi­li­brio di mer­ca­to raf­for­zan­do la doman­da e cer­can­do in ogni modo un risto­ro alle per­di­te di rica­vo ed ai mag­gio­ri costi deter­mi­na­ti­si per la emer­gen­za Covid-19.

I nostri uffi­ci resta­no a dispo­si­zio­ne per ogni dub­bio o necessità.

Cor­dia­li saluti