La Con­fe­de­ra­zio­ne ha recen­te­men­te deci­so di soste­ne­re l’iniziativa dei cit­ta­di­ni euro­pei per pro­muo­ve­re le nuo­ve tec­ni­che di miglio­ra­men­to gene­ti­co vege­ta­le (NPB­Ts) “Grow scien­ti­fic pro­gress: crops matter!”.

 

“Grow scien­ti­fic pro­gress: crops mat­ter!” è una ini­zia­ti­va dei cit­ta­di­ni euro­pei lan­cia­ta da un Comi­ta­to com­po­sto da die­ci gio­va­ni ricer­ca­to­ri di otto diver­si Pae­si che ope­ra­no in vari cam­pi atti­nen­ti l’agricoltura: sicu­rez­za ali­men­ta­re, legi­sla­zio­ne ali­men­ta­re, stu­di ambien­ta­li, scien­ze del­le pian­te, eco­no­mia e bio­tec­no­lo­gie. La rap­pre­sen­tan­te del Comi­ta­to è peral­tro l’italiana Lavi­nia Scu­die­ro, co-fon­da­tri­ce dell’iniziativa, medi­co vete­ri­na­rio e spe­cia­liz­zan­da in sicu­rez­za ali­men­ta­re con focus in legi­sla­zio­ne alimentare.

È una pro­ce­du­ra pre­vi­sta dai trat­ta­ti dell’UE e disci­pli­na­ta dal rego­la­men­to n. 211/2011 che con­ce­de ai cit­ta­di­ni euro­pei di rivol­ger­si diret­ta­men­te alla Com­mis­sio­ne invi­tan­do­la a pre­sen­ta­re una pro­po­sta di un atto legi­sla­ti­vo dell’Unione. La richie­sta deve esse­re soste­nu­ta da un nume­ro suf­fi­cien­te di fir­me di cit­ta­di­ni dei Pae­si mem­bri. “Grow scien­ti­fic pro­gress: crops mat­ter!” è una recen­tis­si­ma ini­zia­ti­va che invi­ta la Com­mis­sio­ne euro­pea a pre­sen­ta­re una pro­po­sta di modi­fi­ca alla diret­ti­va 2001/18/CEE in manie­ra da distin­gue­re gli OGM dai pro­dot­ti del­le cosid­det­te “nuo­ve tec­ni­che di miglio­ra­men­to vege­ta­le” o NPB­Ts e che Con­fa­gri­col­tu­ra ha deci­so di sostenere.

 

L’iniziativa deve esse­re pre­sen­ta­ta da un Comi­ta­to pro­mo­to­re com­po­sto alme­no set­te cit­ta­di­ni euro­pei che abbia­no rag­giun­to l’età per ave­re dirit­to al voto e che risie­da­no in alme­no set­te Pae­si mem­bri. L’iniziativa inol­tre deve esse­re regi­stra­ta dal­la Com­mis­sio­ne euro­pea con appo­si­ta decisione.

Per ave­re suc­ces­so, l’iniziativa deve esse­re fir­ma­ta com­ples­si­va­men­te da alme­no un milio­ne di cit­ta­di­ni euro­pei resi­den­ti negli Sta­ti mem­bri dell’Unione; in alme­no set­te Pae­si le fir­me rac­col­te devo­no anche supe­ra­re una soglia mini­ma fis­sa­ta per cia­scun Pae­se e pari al nume­ro di par­la­men­ta­ri elet­ti nel Par­la­men­to euro­peo per 750 (per l’Italia 54.750 firme).

La rac­col­ta del­le fir­me può avve­ni­re su car­ta o con moda­li­tà elet­tro­ni­ca in un perio­do di dodi­ci mesi al mas­si­mo dal­la data di regi­stra­zio­ne del­la iniziativa.

La pro­po­sta è sta­ta regi­stra­ta dal­la Com­mis­sio­ne euro­pea il 25 luglio scor­so. E’ quin­di ora pos­si­bi­le pro­ce­de­re alla rac­col­ta del­le fir­me sino al 25 luglio 2020.

Mag­gio­ri infor­ma­zio­ni sul­la pro­po­sta e sul suo con­te­nu­to scien­ti­fi­co non­ché sul pro­gres­so del­la rac­col­ta del­le fir­me sono dispo­ni­bi­li al seguen­te sito inter­net, anche in lin­gua ita­lia­na: https://www.growscientificprogress.org/?lang=it.

 

Cor­dia­li saluti.

L’UFFICIO TECNICO.