MYAWRG_reg.to-2019_316_21-feb-2019-_GDEDUGGVCANF_NUOVO-DE-MINIMS_

NOTA-STAMPA_IP-19–1332_IT_GVMWWM

 

Spet­ta­bi­le,

si alle­ga il rego­la­men­to (UE) n. 2019/316 pub­bli­ca­to sul­la Gaz­zet­ta Uffi­cia­le dell’UE.

I con­te­nu­ti del prov­ve­di­men­to sono tut­ti con­fer­ma­ti ed in par­ti­co­la­re l’aumento:

- a 20 mila euro del mas­si­ma­le trien­na­le da poter con­ce­de­re alle impre­se. Il tota­le degli aiu­ti de mini­mis non deve comun­que supe­ra­re il mas­si­ma­le nazio­na­le ripor­ta­to in alle­ga­to I (700,4 milio­ni di euro per l’Italia, pari all’1,25% del valo­re del­la pro­du­zio­ne agricola);

- a 25 mila euro, su opzio­ne degli Sta­ti mem­bri, a pat­to di rispet­ta­re del­le seguen­ti due condizioni:

o le misu­re de mini­mis che van­no a van­tag­gio di un uni­co com­par­to pro­dut­ti­vo devo­no esse­re con­te­nu­te entro un limi­te mas­si­mo set­to­ria­le di risor­se fis­sa­to per Sta­to mem­bro e pari al 50% del mas­si­ma­le ripor­ta­to nell’Allegato II del rego­la­men­to (per l’Italia 840,5 milio­ni di euro, cor­ri­spon­den­ti all’1,5% del valo­re del­la pro­du­zio­ne agricola);

o gli Sta­ti inte­res­sa­ti devo­no isti­tui­re un regi­stro cen­tra­le nazio­na­le degli aiu­ti de mini­mis.

 

Si alle­ga anche la nota stam­pa del­la Com­mis­sio­ne euro­pea a com­men­to del­la pub­bli­ca­zio­ne del rego­la­men­to che pre­ci­sa un aspet­to impor­tan­te e cioè che L’au­men­to dei mas­si­ma­li entre­rà in vigo­re il 14 mar­zo e potrà esse­re appli­ca­to retroat­ti­va­men­te agli aiu­ti che sod­di­sfa­no tut­te le con­di­zio­ni.

Si trat­ta di una pre­ci­sa­zio­ne rile­van­te visto che è sta­ta eli­mi­na­ta la pre­vi­sio­ne ripor­ta­ta nel­la boz­za che indi­ca­va che gli effet­ti del nuo­vo rego­la­men­to era­no a vale­re degli aiu­ti con­ces­si dal pri­mo gen­na­io di quest’anno. Evi­den­te­men­te si è pre­fe­ri­ta una for­mu­la­zio­ne di più ampia por­ta­ta in ter­mi­ni di retroattività.

Il nuo­vo prov­ve­di­men­to e la sua effi­ca­cia retroat­ti­va, assu­mo­no anche rile­van­za in rela­zio­ne alle misu­re di emer­gen­za come aiu­ti di sta­to set­to­ria­li che il Gover­no sta ipo­tiz­zan­do in que­sti gior­ni per le cri­si di par­ti­co­la­ri com­par­ti come ad esem­pio quel­la del lat­te ovino.

Si riba­di­sce, infi­ne, che è sta­to con­fer­ma­to il chia­ri­men­to richie­sto anche da alcu­ne sedi di Con­fa­gri­col­tu­ra ine­ren­te la tem­pi­sti­ca per com­pu­ta­re i mas­si­ma­li trien­na­li di aiu­ti a cari­co del­le azien­de bene­fi­cia­rie. Il nuo­vo arti­co­lo 3, par. 4 del rego­la­men­to con­fer­me­reb­be inte­gral­men­te quan­to già pre­vi­sto dal Rego­la­men­to n. 1408/2013 attual­men­te in vigo­re e cioè che “gli aiu­ti de mini­mis sono con­si­de­ra­ti con­ces­si nel momen­to in cui all’impresa è accor­da­to… il dirit­to a rice­ve­re gli aiu­ti”; e que­sto “indi­pen­den­te­men­te dal­la data di ero­ga­zio­ne degli aiu­ti de mini­mis all’impresa”.

 

Alle­ga­ti n. 2

- rego­la­men­to (UE) n. 2019/316

- nota stam­pa Com­mis­sio­ne euro­pea del 22 feb 2019