Project Description

In rela­zio­ne alle sca­den­ze di fine anno e alle richie­ste di aggior­na­men­to in mate­ria, si ripor­ta di segui­to, il pun­to del­la situa­zio­ne sul­la revi­sio­ne del­le mac­chi­ne agri­co­le che, comun­que, rima­ne immu­ta­to rispet­to allo scor­so anno.

Ad oggi, nono­stan­te non ci sia­no sta­te ulte­rio­re pro­ro­ghe dell’entrata in vigo­re, si è nell’impossibilità di avvia­re la revi­sio­ne per­ché non è sta­to ema­na­to il  decre­to che dove­va defi­ni­re le moda­li­tà di effet­tua­zio­ne del­le revi­sio­ne (pun­ti da con­trol­la­re, sog­get­ti abi­li­ta­ti, ecc.).

Occor­re peral­tro sot­to­li­nea­re che, pur in assen­za di rego­le su come effet­tua­re la revi­sio­ne, risul­ta già supe­ra­ta (31.12.17) la sca­den­za per i trat­to­ri imma­tri­co­la­ti entro il 31/12/1973 e si sta avvi­ci­nan­do (31.12.18) quel­la per i trat­to­ri imma­tri­co­la­ti dal 1/01/1974 al 31/12/1990.

Situa­zio­ne venu­ta­si a crea­re che pre­oc­cu­pa note­vol­men­te gli ope­ra­to­ri agri­co­li con rife­ri­men­to ai con­trol­li su stra­da pro­prio in ragio­ne del­le pre­det­te supe­ra­te sca­den­ze per la veri­fi­ca dell’avvenuta revi­sio­ne del­le mac­chi­ne agri­co­le e del paten­ti­no. Ciò in ragio­ne del fat­to che alla man­ca­ta revi­sio­ne del­le mac­chi­ne agri­co­le sono asso­cia­te spe­ci­fi­che san­zio­ni che, a pare­re di alcu­ni orga­ni di con­trol­lo, sem­bre­reb­be­ro esse­re già in vigo­re in base al com­ma 1 dell’articolo 111 del “nuo­vo codi­ce del­la stra­da” che dispo­ne la revi­sio­ne, a far data dal 30 giu­gno 2016, ancor­ché pri­va del qua­dro nor­ma­ti­vo di riferimento.

Per tale moti­vo è indi­spen­sa­bi­le che sia fat­ta chia­rez­za sul futu­ro del­la revisione.

Come Con­fa­gri­col­tu­ra abbia­mo por­ta­to nuo­va­men­te all’attenzione del­le Isti­tu­zio­ni il pro­ble­ma riba­den­do la neces­si­tà di pre­ve­de­re una nuo­va pro­ro­ga, o quan­to­me­no un atto ammi­ni­stra­ti­vo che chia­ri­sca che l’obbligo di revi­sio­ne non è appli­ca­bi­le fino a che il qua­dro rego­la­to­rio non ven­ga completato.

Dall’emanando decre­to che dovreb­be com­ple­ta­re il qua­dro rego­la­to­rio dipen­de, infat­ti, l’impatto del prov­ve­di­men­to sul set­to­re agri­co­lo tenen­do con­to che occor­re anco­ra sta­bi­li­re la tipo­lo­gia di veri­fi­che da effet­tua­re in sede di revi­sio­ne e soprat­tut­to l’impostazione orga­niz­za­ti­va dei cen­tri di revi­sio­ne, non­ché l’attivazione da subi­to del­la pro­ce­du­ra sem­pli­fi­ca­ta per l’aggiornamento dei libret­ti di circolazione.

L’obbligo di  revi­sio­ne del­le mac­chi­ne agri­co­le (in par­ti­co­la­re trat­to­ri agri­co­li), come è noto, è sta­to intro­dot­to dal 19 dicem­bre 2012, per effet­to del­la modi­fi­ca appor­ta­ta all’articolo 111 del Codi­ce del­la Stra­da dal Leg­ge 17/12/2012, n. 221.

Fer­mo restan­do la con­di­vi­sio­ne del­la neces­si­tà di aumen­ta­re i livel­li di sicu­rez­za in azien­da, di con­tri­bui­re al fine socia­le di dimi­nui­re le cd. “mor­ti ver­di” su un agen­te mate­ria­le, qua­le il trat­to­re che è il respon­sa­bi­le del mag­gior nume­ro di infor­tu­ni nei luo­ghi di lavo­ro in agri­col­tu­ra, non­ché di ammo­der­na­re il par­co mac­chi­ne ormai obso­le­to, la scel­ta di ren­de­re obbli­ga­to­ria la revi­sio­ne del­le mac­chi­ne agri­co­le, ci ha lascia­to fin da subi­to mol­to per­ples­si per la com­ples­si­tà e l’onerosità dell’applicazione dell’adempimento.

Tali per­ples­si­tà sono dovu­te prin­ci­pal­men­te a:

  • il nume­ro di vei­co­li che in poco tem­po dovrà esse­re sot­to­po­sto a revi­sio­ne (più di 2 due milio­ni di veicoli);
  • le spe­ci­fi­ci­tà di tali tipo­lo­gie di mac­chi­ne (carat­te­ri­sti­che costrut­ti­ve com­ple­ta­men­te diver­se dagli altri veicoli);
  • le dif­fi­col­tà eco­no­mi­che lega­te al rin­no­vo del par­co macchine;
  • la man­can­za di incen­ti­vi spe­ci­fi­ci per la rot­ta­ma­zio­ne, limi­te del “de mini­mis” a 15.000 euro;
  • le dif­fi­col­tà che si potreb­be­ro riscon­tra­re nel rag­giun­ge­re le offi­ci­ne auto­riz­za­te, spes­so ubi­ca­te nei cen­tri urba­ni più grandi.

Le pro­ro­ghe sta­bi­li­te dal Par­la­men­to negli ulti­mi anni sono la con­se­guen­za di que­ste dif­fi­col­tà ogget­ti­ve. Da ulti­mo, inol­tre, il “Mil­le­pro­ro­ghe 2016[1] è inter­ve­nu­to con un ulte­rio­re dif­fe­ri­men­to del ter­mi­ne di entra­ta in vigo­re del­la revi­sio­ne dal 31 dicem­bre 2015 al 30 giu­gno 2016, fer­mo restan­do che l’effettivo calen­da­rio per effet­tua­re la revi­sio­ne, alme­no per quan­to riguar­da i trat­to­ri agri­co­li, è sta­bi­li­to dal D.M. 20 mag­gio 2015.

Trat­to­ri agri­co­li immatricolati Ter­mi­ne di sca­den­za entro cui effet­tua­re la revisione
entro il 31/12/ 1973  il 31/12/2017
dal 1/01/1974 al 31/12/1990 il 31/12/2018
dal 1/12/1991 al 31/12/2010 il 31/12/2020
dal 1/01/2011 al 31/01/2015 il 31/12/2021
dopo il 1/01/2016 al 5° anno entro la fine del mese di pri­ma immatricolazione

[1] arti­co­lo 7 com­ma 11-ter del­la Leg­ge 21/2016 di con­ver­sio­ne del decre­to leg­ge 210/2015