Si rie­pi­lo­ga­no le prin­ci­pa­li misu­re a sosten­go del­la liqui­di­tà azien­da­le con­te­nu­te nel decreto

  1. Fon­do cen­tra­le di garan­zia PMI 
  2. Misu­re di soste­gno finan­zia­rio alle micro, pic­co­le e medie impre­se col­pi­te dall’epidemia
  3. Sup­por­to alla liqui­di­tà del­le impre­se median­te mec­ca­ni­smi di garanzia
  4. Misu­re in favo­re del set­to­re agri­co­lo e del­la pesca

 

1) Fon­do cen­tra­le di garan­zia PMI 

In rela­zio­ne alla emer­gen­za epi­de­mio­lo­gi­ca, per la dura­ta di 9 mesi dal­la data di entra­ta in vigo­re del decre­to 17/03/2020) si appli­ca­no le seguen­ti misure:

  • la garan­zia del fon­do è con­ces­sa a tito­lo gratuito;
  • l’importo mas­si­mo garan­ti­to per sin­go­la impre­sa è ele­va­to a 5 milio­ni di euro;
  • per la garan­zia diret­ta la per­cen­tua­le mas­si­ma di coper­tu­ra è pari all’80 per cen­to dell’ammontare di cia­scu­na ope­ra­zio­ne di finan­zia­men­to per un impor­to mas­si­mo garan­ti­to per sin­go­la impre­sa di 1.500.000 euro.

Per quan­to con­cer­ne gli inter­ven­ti di rias­si­cu­ra­zio­ne la per­cen­tua­le mas­si­ma di coper­tu­ra è pari al 90% dell’importo garan­ti­to dal con­fi­di o da altro fon­do di garan­zia. A con­di­zio­ne, però, che le garan­zie rila­scia­te da que­sti non supe­ri­no la per­cen­tua­le mas­si­ma di coper­tu­ra dell’80% per un impor­to mas­si­mo garan­ti­to per sin­go­la impre­sa di 1.500.000 euro.

Sono ammis­si­bi­li alla garan­zia del fon­do finan­zia­men­ti a fron­te di ope­ra­zio­ni di rine­go­zia­zio­ne del debi­to, pur­ché il nuo­vo finan­zia­men­to pre­ve­da l’erogazione al mede­si­mo sog­get­to bene­fi­cia­rio di cre­di­to aggiun­ti­vo in misu­ra pari ad alme­no il 10% dell’importo del debi­to resi­duo in esse­re del finan­zia­men­to ogget­to di rinegoziazione.

Ai fini dell’accesso alla garan­zia in paro­la sono esclu­se le impre­se che pre­sen­ta­no espo­si­zio­ni clas­si­fi­ca­te come sof­fe­ren­ze o ina­dem­pien­ze pro­ba­bi­li o che rien­tri­no nel­la nozio­ne di impre­sa in dif­fi­col­tà ex art. 2 del Rego­la­men­to (UE) n. 651/2014.

Sono ammis­si­bi­li alla garan­zia del fon­do, con coper­tu­ra all’80% in garan­zia diret­ta e al 90% in rias­si­cu­ra­zio­ne, nuo­vi finan­zia­men­ti a 18 mesi meno un gior­no, di impor­to non supe­rio­re a tre­mi­la euro ero­ga­ti da Ban­che, inter­me­dia­ri finan­zia­ri, e degli altri sog­get­ti abi­li­ta­ti alla con­ces­sio­ne di cre­di­to e con­ces­si a favo­re di per­so­ne fisi­che eser­cen­ti atti­vi­tà di impre­sa, arti o pro­fes­sio­ne assog­get­ta­ti, la cui atti­vi­tà è sta­ta dan­neg­gia­ta dall’emergenza COVID 19. In favo­re di tali sog­get­ti l’intervento del fon­do cen­tra­le di garan­zia è con­ces­so gra­tui­ta­men­te e sen­za valutazione.

E’ ele­va­to ad euro 40.000,00 l’importo mas­si­mo del­le ope­ra­zio­ni di micro cre­di­to, con aggior­na­men­to del rela­ti­vo rego­la­men­to di cui al D.M. 17 otto­bre 2014 n. 176.

Impor­tan­te rile­va­re la pre­vi­sio­ne di esten­de­re anche al set­to­re dell’agricoltura e del­la pesca le dispo­si­zio­ni in mate­ria di fon­do cen­tra­le di garan­zia per le pic­co­le e medie impre­se, attra­ver­so garan­zie rila­scia­te da ISMEA (ex art 17, com­ma 2, decre­to legi­sla­ti­vo 29 mar­zo 2004, n. 102) . A tale sco­po sono desti­na­ti 80 milio­ni di euro da asse­gna­re all’ISMEA per tali misure.

 

2) Misu­re di soste­gno finan­zia­rio alle micro, pic­co­le e medie impre­se col­pi­te dall’epidemia

La misu­ra con­si­ste in una mora­to­ria vol­ta ad aiu­ta­re le micro, pic­co­le e medie impre­se a supe­ra­re la fase cri­ti­ca del­la cadu­ta pro­dut­ti­va cau­sa­ta con l’epidemia COVID – 19, rico­no­sciu­ta come even­to ecce­zio­na­le e di gra­ve tur­ba­men­to dell’economia.

Al fine di soste­ne­re le atti­vi­tà impren­di­to­ria­li dan­neg­gia­te dal­la anzi­det­ta epi­de­mia, le impre­se pos­so­no avva­ler­si die­tro comu­ni­ca­zio­ne, in rela­zio­ne alle espo­si­zio­ni debi­to­rie nei con­fron­ti di Ban­che, di inter­me­dia­ri finan­zia­ri e degli altri sog­get­ti abi­li­ta­ti alla con­ces­sio­ne di cre­di­to in Ita­lia, del­le seguen­ti misu­re di sostegno:

  • per le aper­tu­re di cre­di­to “a revo­ca” e per i pre­sti­ti accor­da­ti a fron­te di anti­ci­pi su cre­di­ti esi­sten­ti alla data del 29 feb­bra­io 2020 o, se supe­rio­ri, a quel­la di pub­bli­ca­zio­ne del pre­sen­te decre­to , gli impor­ti accor­da­ti, sia per la par­te uti­liz­za­ta sia per quel­la non anco­ra uti­liz­za­ta, non pos­so­no esse­re revo­ca­ti, in tut­to o in par­te, fino al 30 set­tem­bre 2020;
  • per i pre­sti­ti non ratea­li con sca­den­za con­trat­tua­le pri­ma del 30 set­tem­bre 2020 i con­trat­ti sono pro­ro­ga­ti, sen­za alcu­na for­ma­li­tà, fino al 30 set­tem­bre 2020 alle mede­si­me con­di­zio­ni e con moda­li­tà che non risul­ti­no in ulte­rio­ri one­ri né per gli inter­me­dia­ri né per le impre­se; even­tua­li ele­men­ti acces­so­ri (garan­zie) sono uni­ta­men­te pro­ro­ga­ti;
  • per i mutui e gli altri finan­zia­men­ti a rim­bor­so ratea­le, anche per­fe­zio­na­ti tra­mi­te il rila­scio di cam­bia­li agra­rie, il paga­men­to del­le rate o dei cano­ni di lea­sing in sca­den­za pri­ma del 30 set­tem­bre 2020 è sospe­so fino al 30 set­tem­bre 2020 e il pia­no di rim­bor­so del­le rate o dei cano­ni ogget­to di sospen­sio­ne è dila­zio­na­to, uni­ta­men­te agli ele­men­ti acces­so­ri e sen­za alcu­na for­ma­li­tà, secon­do moda­li­tà che assi­cu­ri­no l’assenza di nuo­vi o mag­gio­ri one­ri. E’ facol­tà del­le impre­se richie­de­re di sospen­de­re sol­tan­to i rim­bor­si in con­to capitale.

A que­sto sco­po le impre­se sono tenu­te ad auto­cer­ti­fi­ca­re di aver subi­to caren­ze di liqui­di­tà qua­le con­se­guen­za diret­ta del­la dif­fu­sio­ne dell’epidemia COVID 19. La dispo­si­zio­ne si appli­ca ai finan­zia­men­ti di cui sono bene­fi­cia­re le impre­se che alla data di pub­bli­ca­zio­ne del pre­sen­te decre­to non sia­no segna­la­te in una del­le situa­zio­ni che qua­li­fi­ca­no il cre­di­to come dete­rio­ra­to.

Le ope­ra­zio­ni ogget­to del­le misu­re di cui ai pun­ti a), b) e c) sono ammes­se, sen­za valu­ta­zio­ne, alla garan­zia di una appo­si­ta sezio­ne spe­cia­le del Fon­do cen­tra­le di garan­zia per le pic­co­le e medie impre­se (ex art. 2, com­ma 100, lett. a) l. 662/1996). Per avva­ler­si di tale garan­zia il sog­get­to finan­zia­to­re inol­tra una richie­sta tele­ma­ti­ca con indi­ca­zio­ne dell’importo mas­si­mo garantito.

 

3) Sup­por­to alla liqui­di­tà del­le impre­se col­pi­te dall’emergenza epi­de­mio­lo­gi­ca median­te mec­ca­ni­smi di garanzia

Al fine di sup­por­ta­re la liqui­di­tà del­le impre­se col­pi­te dall’emergenza COVD – 19 la dispo­si­zio­ne pre­ve­de che:

  • le espo­si­zio­ni assun­te da Cas­sa Depo­si­ti e Pre­sti­ti S.p.A. (anche nel­la for­ma di garan­zie di pri­ma richie­sta su por­ta­fo­gli di finan­zia­men­ti) in favo­re del­le Ban­che e degli altri sog­get­ti che ero­ga­no finan­zia­men­ti alle impre­se che han­no sof­fer­to una ridu­zio­ne del fat­tu­ra­to in rela­zio­ne alla emer­gen­za epi­de­mio­lo­gi­ca e che non han­no acces­so alla garan­zia del fon­do ex art. 2, com­ma 100 lett a) L. n. 662 del 1996, pos­so­no esse­re assi­sti­te dal­la garan­zia del­lo Stato;
  • la garan­zia del­lo Sta­to è rila­scia­ta in favo­re di CDP S.p.A. fino ad un mas­si­mo dell’80 per cen­to dell’esposizione assun­ta, è a pri­ma doman­da, one­ro­sa, espli­ci­ta, incon­di­zio­na­ta, irrevocabile;
  • con decre­to del Mini­stro dell’Economia del­le Finan­ze, di con­cer­to con il Mini­stro del­lo Svi­lup­po eco­no­mi­co, sono sta­bi­li­ti cri­te­ri, moda­li­tà e con­di­zio­ni per la con­ces­sio­ne del­la garan­zia in paro­la e la rela­ti­va pro­ce­du­ra di escus­sio­ne, e sono indi­vi­dua­ti i set­to­ri nei qua­li ope­ra­no le imprese;
  • a coper­tu­ra del­le garan­zie del­lo Sta­to sia isti­tui­to, nel­lo sta­to di pre­vi­sio­ne del Mini­ste­ro dell’economia e del­le finan­ze, un fon­do con una dota­zio­ne ini­zia­le di 500 milio­ni di euro per l’anno 2020. La dota­zio­ne del Fon­do può esse­re incre­men­ta­ta anche median­te ver­sa­men­to di con­tri­bu­ti da par­te del­le ammi­ni­stra­zio­ni sta­ta­li e degli Enti territoriali.

 

4) Misu­re in favo­re del set­to­re agri­co­lo e del­la pesca

Il decre­to pre­ve­de la costi­tu­zio­ne di un fon­do nel­lo sta­to di pre­vi­sio­ni del Mini­ste­ro del­le poli­ti­che agri­co­le ali­men­ta­ri e fore­sta­li di 100 milio­ni di euro per l’anno 2020, al fine di assi­cu­ra­re la con­ti­nui­tà azien­da­le del­le impre­se agri­co­le, del­la pesca e dell’acquacoltura.

Il fon­do, ope­ran­te in regi­me de mini­mis, è destinato:

  • per la coper­tu­ra tota­le degli inte­res­si pas­si­vi su finan­zia­men­ti ban­ca­ri desti­na­ti al capi­ta­le cir­co­lan­te e alla ristrut­tu­ra­zio­ne dei debiti;
  • per la coper­tu­ra dei costi soste­nu­ti per inte­res­si matu­ra­ti negli ulti­mi due anni su mutui con­trat­ti dal­le anzi­det­te imprese;
  • non­ché per l’arresto tem­po­ra­neo del­la atti­vi­tà di pesca.

I cri­te­ri e le moda­li­tà sono defi­ni­ti con decre­to del Mini­stro del­le poli­ti­che agri­co­le ali­men­ta­ri e fore­sta­li d’intesa con la Con­fe­ren­za per­ma­nen­te per i rap­por­ti tra lo Sta­to, le Regio­ni e le Pro­vin­ce auto­no­me di Tren­to e di Bolzano.

 

Per mag­gio­ri infor­ma­zio­ni riman­go­no a dispo­si­zio­ne i nostri uffici.