Con­sa­pe­vo­li di alcu­ne incer­tez­ze e dub­bi inter­pre­ta­ti­vi che per­man­go­no e pron­ti a even­tua­li cor­ret­ti­vi in rela­zio­ne a even­tua­li nuo­ve indi­ca­zio­ni mini­ste­ria­li e lega­li, segna­lia­mo gli aspet­ti prin­ci­pa­li riguar­dan­ti il set­to­re agri­co­lo con­te­nu­ti nel Dpcm vara­to ieri dal pre­si­den­te del con­si­glio Con­te per raf­for­za­re il con­te­ni­men­to del rischio di con­ta­gio in tut­to il ter­ri­to­rio italiano.

In fon­do si tro­va un link al testo com­ple­to del decre­to, com­pren­si­vo degli alle­ga­ti con gli elen­chi del­le atti­vi­tà che non sono sta­te sospese.

 

Atti­vi­tà produttive

Innan­zi tut­to si può dire che, come reci­ta il com­ma 4 dell’articolo 1, resta pos­si­bi­le, nel rispet­to del­le nor­me igie­ni­co-sani­ta­rie, “l’attività del set­to­re agri­co­lo, zoo­tec­ni­co di tra­sfor­ma­zio­ne agroa­li­men­ta­re com­pre­se le filie­re che ne for­ni­sco­no beni e ser­vi­zi”. Que­sto signi­fi­ca che le atti­vi­tà di col­ti­va­zio­ne potran­no esse­re svol­te, anche se come rac­co­man­da­to dal­lo stes­so Con­te, si con­si­glia di chiu­de­re tem­po­ra­nea­men­te i repar­ti pro­dut­ti­vi non indi­spen­sa­bi­li e incen­ti­va­re ferie e con­ge­di retribuiti.

Inol­tre, come vie­ne rac­co­man­da­to al com­ma 7 dell’articolo 1, le atti­vi­tà pro­dut­ti­ve (tut­te, dai cam­pi agli uffi­ci) dovran­no esse­re svol­te secon­do i seguen­ti criteri:

- usa­re il più pos­si­bi­le for­me di lavo­ro a distan­za da casa,

- segui­re pro­to­col­li di sicu­rez­za anti-con­ta­gio e dove non pos­si­bi­le rispet­ta­re la distan­za di 1 metro fra i dipen­den­ti uti­liz­za­re stru­men­ti di pro­te­zio­ne indi­vi­dua­le (ad esem­pio masche­ri­ne e guanti),

- incen­ti­va­re ope­ra­zio­ni di sani­fi­ca­zio­ne dei luo­ghi di lavoro.

Infi­ne, nel com­ma 8 dell’art. 1 si rac­co­man­da di limi­ta­re al mas­si­mo gli spo­sta­men­ti nei siti pro­dut­ti­vi e di con­tin­gen­ta­re l’accesso agli spa­zi comu­ni (uno alla vol­ta e a distan­za di più di 1 metro).

 

Distri­bu­zio­ne e com­mer­cia­liz­za­zio­ne b‑2-b

Il com­ma 4 dell’art. 1 con­fer­ma anche che potran­no esse­re effet­tua­ti tut­ti gli scam­bi com­mer­cia­li busi­ness-to-busi­ness (cioè fra ope­ra­to­ri pro­fes­sio­na­li) lun­go tut­te le filie­re agri­co­le: for­ni­tu­re di con­ci­mi, fito­far­ma­ci, attrez­zi per la col­ti­va­zio­ne ecc, ma anche la con­se­gna di pian­te e altri pro­dot­ti agroa­li­men­ta­ri (olio, vino, for­mag­gi ecc.) ai vari sog­get­ti del­la filie­ra o il loro tra­spor­to all’estero.

Tut­ta­via la chiu­su­ra di cana­li di ven­di­ta al det­ta­glio dei pro­dot­ti non ali­men­ta­ri sul ter­ri­to­rio nazio­na­le limi­te­rà di fat­to le pos­si­bi­li­tà di com­mer­cia­liz­za­zio­ne di cer­ti com­par­ti, come ad esem­pio quel­lo dei pro­dut­to­ri di pian­te orna­men­ta­li del nostro distret­to, in que­sto perio­do fino al 25 marzo.

 

Com­mer­cio al dettaglio

Per le moda­li­tà e i cana­li di com­mer­cio di pro­dot­ti ali­men­ta­ri riman­dia­mo agli elen­chi spe­ci­fi­ca­ti nel testo del decre­to e in par­ti­co­la­re negli allegati.

pro­dot­ti agri­co­li non ali­men­ta­ri, come ad esem­pio le pian­te orna­men­ta­li e i fio­ri, che, come abbia­mo visto, non pos­so­no esse­re ven­du­ti nei luo­ghi tra­di­zio­na­li di com­mer­cio al det­ta­glio, potran­no esse­re comun­que ven­du­ti attra­ver­so i seguen­ti cana­li alter­na­ti­vi: via Inter­net, per tele­vi­sio­ne, per cor­ri­spon­den­za, radio o tele­fo­no e per mez­zo di distri­bu­to­ri automatici.

ALLEGATI:

DPCM-11-mar­zo-2020-fir­ma

auto­di­chia­ra­zio­ne

Link:

 

http://www.governo.it/it/articolo/coronavirus-conte-firma-il-dpcm-11-marzo-2020/14299

 

 

Restan­do a dispo­si­zio­ne per ogni even­tua­le chia­ri­men­to por­gia­mo cor­dia­li saluti