COMUNICATO STAMPA
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Roma, 19 set­tem­bre 2019

DL CLIMA, GIANSANTI: BENE l’ESTENSIONE DEL BONUS VERDE. SUI CARBURANTI AGRICOLI ATTENZIONE A NON PENALIZZARE IL SETTORE

La boz­za di decre­to leg­ge sul cli­ma allo stu­dio del nuo­vo gover­no con­tie­ne ele­men­ti di gran­de inte­res­se fina­liz­za­ti a con­tra­sta­re i cam­bia­men­ti cli­ma­ti­ci e pro­muo­ve­re l’economia ver­de, ma anche alcu­ni aspet­ti che meri­ta­no mag­gio­re approfondimento.

“Bene quin­di la con­fer­ma del bonus ver­de anche per gli anni 2020–2021 – affer­ma il pre­si­den­te di Con­fa­gri­col­tu­ra Mas­si­mi­lia­no Gian­san­ti — poi­ché si dà così con­ti­nui­tà a uno stru­men­to, già ope­ra­ti­vo nel 2018 e nel 2019, che ha per­mes­so di far cre­sce­re il ver­de pri­va­to, in giar­di­ni, ter­raz­zi e bal­co­ni, con un posi­ti­vo effet­to a favo­re del­le impre­se vivai­sti­che e del­la manu­ten­zio­ne del ver­de, ma anche dell’ecosistema e del con­tra­sto dei cam­bia­men­ti cli­ma­ti­ci. La pro­ro­ga del­la misu­ra è una buo­na noti­zia in linea con la richie­sta che Con­fa­gri­col­tu­ra ha da sem­pre soste­nu­to; andreb­be tut­ta­via raf­for­za­ta la por­ta­ta del prov­ve­di­men­to – con­ti­nua Gian­san­ti — aumen­tan­do il mas­si­ma­le di spe­sa ammis­si­bi­le e la per­cen­tua­le di detra­zio­ne, come già richie­sto da Palaz­zo del­la Valle.

Con­fa­gri­col­tu­ra giu­di­ca posi­ti­va­men­te anche il pro­gram­ma spe­ri­men­ta­le di mes­sa a dimo­ra di albe­ri, di reim­pian­to e di sil­vi­col­tu­ra, fina­liz­za­to ad adot­ta­re misu­re urgen­ti per l’adattamento cli­ma­ti­co nel­le cit­tà metro­po­li­ta­ne e miglio­ra­re la qua­li­tà dell’aria.

Anche l’obiettivo di pre­ve­de­re incen­ti­vi in favo­re del­le micro, pic­co­le e medie impre­se che ope­ra­no nel set­to­re del­le ener­gie rin­no­va­bi­li e dell’agriturismo nei par­chi nazio­na­li — ad avvi­so di Con­fa­gri­col­tu­ra — è un inter­ven­to impor­tan­te per raf­for­za­re la pre­sen­za del­le impre­se agri­co­le atti­ve in que­ste aree.

“Sia­mo cri­ti­ci sul­la ridu­zio­ne degli incen­ti­vi ai car­bu­ran­ti agri­co­li, — aggiun­ge Gian­san­ti — poi­ché occor­re pre­ve­de­re una gra­dua­li­tà col­le­ga­ta all’effettiva dispo­ni­bi­li­tà di solu­zio­ni tec­no­lo­gi­che alter­na­ti­ve, soprat­tut­to in rife­ri­men­to alla mec­ca­niz­za­zio­ne agri­co­la. Se non si agi­sce con ocu­la­tez­za c’è il rischio di pena­liz­za­re for­te­men­te il set­to­re primario”.

“Con­tem­po­ra­nea­men­te – con­clu­de il pre­si­den­te di Con­fa­gri­col­tu­ra — occor­re avvia­re un per­cor­so che per­met­ta di svi­lup­pa­re con­cre­ta­men­te la pro­du­zio­ne di bio­car­bu­ran­ti avan­za­ti, e in par­ti­co­la­re del bio­me­ta­no. In que­sta dire­zio­ne il nuo­vo prov­ve­di­men­to deve esse­re l’occasione per supe­ra­re alcu­ne cri­ti­ci­tà che fre­na­no la cre­sci­ta dell’agricoltura italiana”.