Neri: “Pena­liz­za lo svi­lup­po di cen­ti­na­ia di azien­de già in difficoltà”

Firen­ze, 9 ago­sto 2019 — Con­fa­gri­col­tu­ra Tosca­na chie­de alla Regio­ne un pas­so indie­tro sul­la pro­po­sta di leg­ge che rive­de la disci­pli­na del­l’a­gri­tu­ri­smo: “Le limi­ta­zio­ni impo­ste alle piaz­zo­le negli agri­cam­ping, al nume­ro di posti let­to e alle tra­sfor­ma­zio­ni di volu­mi inu­ti­liz­za­ti da desti­na­re all’a­gri­tu­ri­smo sono pena­liz­zan­ti e limi­ta­no lo svi­lup­po del­le azien­de che già devo­no fare i con­ti con i con­ti­nui capric­ci del tem­po che spaz­za via inte­ri raccolti”.

Nel miri­no del­l’as­so­cia­zio­ne di cate­go­ria ci sono le nuo­ve dispo­si­zio­ni del­la pro­po­sta di leg­ge nume­ro 45 del 22 luglio scor­so attra­ver­so la qua­le la Regio­ne Tosca­na vor­reb­be rive­de­re la leg­ge sul­l’a­gri­tu­ri­smo (30/2003)

“Con la nuo­va leg­ge — pro­se­gue Neri — non si potreb­be­ro ad esem­pio più con­ver­ti­re stal­le e altri volu­mi inu­ti­liz­za­ti per dedi­car­li all’ac­co­glien­za dei turi­sti. Que­sto con­tra­sta pale­se­men­te con la mul­ti­fun­zio­na­li­tà del­le azien­de agri­co­le e con il pro­po­si­to vir­tuo­so del­la leg­ge attua­le che offre agli agri­col­to­ri la pos­si­bi­li­tà di inte­gra­re i red­di­ti con atti­vi­tà diver­se da quel­la agri­co­la, per con­tra­sta­re l’ab­ban­do­no del­le cam­pa­gne e favo­ri­re il recu­pe­ro del patri­mo­nio edi­li­zio rura­le come pre­vi­sto espli­ci­ta­men­te da una leg­ge  regio­na­le del 2017”. 

“Va anche tenu­to pre­sen­te che mol­te azien­de, basan­do­si sul­le diret­ti­ve del­la leg­ge attua­le, sono già in fase di pro­get­ta­zio­ne avan­za­ta e han­no pia­ni­fi­ca­to inve­sti­men­ti per lo svi­lup­po del­le atti­vi­tà turi­sti­che — dice anco­ra Neri -. Non pos­so­no esse­re bloc­ca­te all’improvviso. 

Basta un esem­pio: chi sta sman­tel­lan­do una vec­chia stal­la con il tet­to in eter­nit per desti­na­re gli spa­zi all’a­gri­tu­ri­smo, come recu­pe­re­rà i sol­di neces­sa­ri per lo smal­ti­men­to se ades­so gli vie­ne impe­di­to di gene­ra­re red­di­to dal­l’at­ti­vi­tà ricet­ti­va?. Que­sto tipo di nor­me è con­tra­rio al fare impre­sa e ci ripor­ta indie­tro nel passato”.